FIC - Fondazione Italiana Continenza | L’incontinenza urinaria, come colpisce la donna?
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L’incontinenza urinaria, come colpisce la donna?

L’incontinenza urinaria, come colpisce la donna?

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Che frequenza ha l’incontinenza urinaria nella donna?

 

La prevalenza nella popolazione femminile di età superiore a 40-50 anni è stimata attorno al 10-15%, anche se si ritiene che questa patologia resti ancora in gran parte nascosta per disinformazione, vergogna e rassegnazione. Per quanto riguarda il tipo di incontinenza:

  • quella da sforzo rappresenta il 49%;
  • quella da urgenza il 22%
  • quella mista il 29% dei casi.

 

Quali sono le età più colpite?

 

L’incontinenza urinaria colpisce la donna soprattutto dopo il parto, dopo la menopausa e nella vecchiaia. Sopra i 70 anni è presente nel 15% delle donne e supera il 50% nelle anziane ricoverate in struttura protetta.

 

Come funziona il meccanismo della minzione nella donna?

 

Il meccanismo minzionale consiste in un insieme di delicate e complesse funzioni che consentono di alternare la fase di contenimento dell’urina alla fase di svuotamento. A questo meccanismo partecipano integrandosi strutture muscolari (sfintere uretrale, detrusore vescicale, pavimento pelvico), nervose sia centrali che periferiche, e fasciali (sfintere uretrale, detrusore vescicale, pavimento pelvico), che armonicamente interagiscono garantendo la continenza.

 

Cos’è il perineo?

 

Il Perineo o Pavimento Pelvico è una  struttura muscolo-fasciale che chiude in basso la cavità addominale come un diaframma. Esso è attraversato dal canale ano-rettale, dalla vagina e dall’uretra. Partecipa alla continenza sia urinaria che fecale ed al sostegno all’interno del bacino dei visceri pelvici. Questa complessa struttura può essere danneggiata dai parti, dai lavori pesanti, dall’obesità, dalla tosse cronica (ad esempio, tosse del fumatore, bronchite cronica e asma) e viene indebolita dalla carenza ormonale che si instaura con la menopausa, con conseguenze negative quali l’incontinenza e il prolasso urogenitale.

 

Quali sono le cause dell’Incontinenza urinaria nella donna?

 

L’Incontinenza da sforzo è causata da un indebolimento del meccanismo sfinterico di chiusura uretrale per cui quando nella vescica si verifica un aumento di pressione conseguente ad uno sforzo si manifesta la fuga di urina. A sua volta il deficit sfinterico uretrale può essere conseguenza di vari fattori quali il danno ostetrico, chirurgico, neurologico, la carenza ormonale, o anche il prolasso vaginale. Per quanto riguarda l’Incontinenza da urgenza il meccanismo causale è rappresentato da una contrattilità della vescica che non viene inibita, con conseguente fuga di urina. Questa situazione a sua volta può conseguire a cause infiammatorie, ormonali, neurologiche, distrofiche o sconosciute.

 

L’Incontinenza Urinaria può essere prevenuta e in che modo?

 

L’arma migliore per combattere l’incontinenza è la prevenzione, cioè fare in modo che non si instaurino le condizioni causali di essa. Per quanto riguarda il parto è possibile preparare il perineo prima della nascita del bambino mediante tecniche che consentono di prevenirne o limitarne il danneggiamento. Così pure è molto importante il trattamento riabilitativo precoce della donna dopo li parto. In menopausa la terapia ormonale sostitutiva sia generale che per via vaginale rappresenta un’arma preventiva molto efficace, soprattutto in associazione con dieta e stile di vita corretti.

 

Quali sono le terapie per l’Incontinenza Urinaria?

 

La patologia ha ottime possibilità di essere curata attraverso tre tipi principali  di terapia:

  • riabilitativa perineale;
  • farmacologica;
  • chirurgica.

 

A queste armi terapeutiche si aggiungono la neuro-modulazione sacrale, che consiste nella elettro-stimolazione di radici nervose sacrali  e del nervo tibiale posteriore utilizzate in casi particolarmente complessi di incontinenza da urgenza.

 

In cosa consiste la riabilitazione perineale?

 

La riabilitazione perineale consiste nell’adozione di tecniche che facilitano in primis il riconoscimento e la percezione del pavimento pelvico e poi migliorano il tono e la forza dei muscoli  potenziandone l’azione di contenzione e sostegno. Le tecniche riabilitative più importanti sono:

  • fisiochinesiterapia (pelvic floor muscle training);
  • biofeedback;
  • elettro-stimolazione;
  • coni vaginali.

 

Esistono  farmaci per la terapia?

 

Per quanto riguarda l’incontinenza da sforzo non esistono farmaci specificamente indicati e realmente efficaci salvo alcuni che sfruttano effetti “accessori” rispetto alle loro indicazioni principali (es. duloxetina; alfa-adrenergici; estrogeni). Più efficace è la terapia medica dell’incontinenza da urgenza, rappresentata da vari farmaci fra i quali i più importanti sono gli antimuscarinici, i beta 3 agonisti e la tossina botulinica, che hanno l’effetto di “rilasciare” la vescica.

 

Quali sono le moderne tecniche chirurgiche utilizzabili e quali risultati ottengono?

 

La chirurgia per l’incontinenza urinaria da sforzo consente oggi risultati eccellenti e consiste principalmente nella applicazione al di sotto dell’uretra, con tecnica mini-invasiva, di “benderelle” di materiale sintetico o biologico che hanno una azione a tipo “amaca” di sostegno dell’uretra con effetto contentivo. I risultati sono positivi in oltre l’ 80% casi. Altre possibilità sono l’impianto attorno all’uretra di “agenti volumizzanti” o, in casi rari e del tutto speciali, anche l’impianto di sfinteri artificiali.

 

Qual è il rapporto fra Incontinenza Urinaria e prolasso utero-vaginale?

 

Questi due disturbi possono coesistere, ma frequentemente non si associano. Il meccanismo causale è spesso comune e il percorso di cura e le tecniche chirurgiche possono integrarsi efficacemente.

 

Qual è il medico specialista più idoneo per gestire l’IU femminile?

 

Lo specialista più idoneo è quello fornito di specifiche competenze sulla patologia: può essere l’Urologo, il Ginecologo, il Fisiatra o più recentemente l’Uroginecologo, figura questa che somma conoscenze dell’apparato urinario femminile e di quello genitale.

 

Ci sono in Italia Centri specifici per la diagnosi e terapia?

 

In Italia vi è un discreto livello di cultura medica per la patologia, anche se con significative differenze regionali. Esistono Centri specifici, anche di eccellenza, dove si gestisce in modo completo il percorso diagnostico e terapeutico. Tali Centri possono essere individuati interpellando le Aziende Sanitarie, le Società Scientifiche, le Associazioni di pazienti e la Fondazione Italiana Continenza.